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«Il mio ragazzo mi costringeva a fare sesso con altri per pagare i suoi debiti»

  • M. Scotti
  • 8 ott 2016
  • Tempo di lettura: 3 min


«Il mio ragazzo mi costringeva a fare sesso con altri per pagare i suoi debiti.» questo è il titolo di un “articolo” uscito sulla pagina di Leggo.it e di CatenaUmana. Si parla di una ragazza di 22 anni che è stata costretta ad accettare le avance di un uomo più vecchio, per pagare i debiti del suo ragazzo, poiché lo stipendio di lei non bastava a tal fine. L’ “articolo” cita testualmente: «’Un cliente si è offerto di pagarmi i debiti in cambio di sesso, e quando l’ho raccontato al mio fidanzato lui mi ha detto di accettare’. Il problema è che ora lui crede che questa possa essere una fonte di guadagno e sta insistendo perché lei continui.»
Tralasciando la veridicità di questo articolo, viste appunto le fonti, io mi soffermerei non tanto sull’ipotetico fatto, che secondo me prende in considerazione una cosa che è già accaduta, accade e potrebbe accadere a chiunque si trovi in una situazione economica non stabile; ma sulle reazioni alla notizia dell’utente medio di Facebook che, purtroppo, rappresenta anche l’italiano medio.
Bene, come reagisce l’italiano medio? Riporto testualmente: – «Questa e una balla nessuno l ha obbligata ma visto che una scopata rende di più di una giornata di lavoro tutte le scuse sono buone zoccola» – «Cazzate quando una e troia e troia ed io ne conosco una .che non a freni cani e porci .prima ti illude ti fa innamorare e poi ti spezza il cuore .» – «Vuol dire che piaceva anche a te se no ti ribellavi e lo denunciavi brutta zoccola»

E allora ho pensato anzitutto che, se si tratta di una donna, l’italiano medio va subito a pensare che non è stata costretta e che le piaceva davvero, quindi non merita aiuto. Poi ho pensato a chi dice che una donna è troia perché costretta dal compagno a vendere il suo corpo per rimediare ai debiti che lui ha contratto.
Ho pensato a chi dice che una donna è senza valori perché decide di vendere il proprio corpo, sottolineo PROPRIO CORPO, per guadagnare soldi. L’unico reato che andrebbe a compiere, di cui si può rimproverare chi lo commette, è quello di evasione fiscale se si dovesse trattare di prostituzione.
Ma del resto, sarebbe impossibile per lei pagare le tasse visto che la prostituzione non è riconosciuta come impiego lavorativo. (Oltretutto ricordo che anche le modelle vendono il loro corpo per guadagnare soldi). Poi ho pensato a chi dice che una donna è senza valori perché non si fa problemi ad avere rapporti sessuali. Ho pensato al significato che viene dato alla parola “troia”, ovvero la connotazione negativa del termine “prostituta” e mi sono resa conto che no, non riesco a comprendere dov’è la cosa negativa nelle suddette azioni, se non il costringere qualcuno a fare qualcosa. Ma se è una libera scelta, che problema c’è?
Ognuno fa i conti con la propria moralità e dignità, soprattutto se si parla di cose che interessano solo la propria persona.
È semplicemente una scelta.
Così come è una scelta restare stupidi e ignoranti negli anni 2000 e dare sfogo alle proprie frustrazioni da uomo ferito su un social network, violentando non solo la parola “prostituta” ma anche l’intelligenza umana. Ma perché la tua scelta è da rispettare e quella degli altri no?
E allora ho pensato che nessuna frase è mai stata più vera di questa: «Your ignorance is more scandalous than my promiscuity.» Perché la tua ignoranza lede gli interessi di tutti. Quello che invece una ragazza fa con il suo organo sessuale no.

Fatevene una ragione.

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